Telemarketing ‘selvaggio’: sanzionate alcune agenzie immobiliari

Nuovo e preoccupante fenomeno di telemarketing aggressivo emerso nell’ambito delle intermediazioni immobiliari. Migliaia di potenziali venditori e acquirenti, sottoposti ad una sorta di schedatura e contattati, con insistenza, tramite telefonate e messaggi WhatsApp, senza aver espresso un valido consenso a ricevere comunicazioni promozionali

Telemarketing ‘selvaggio’: sanzionate alcune agenzie immobiliari

Telemarketing ‘selvaggio’ anche nel settore del mercato immobiliare: a portarlo alla luce i provvedimenti (del 27 febbraio 22025, del 13 marzo 2025, del 10 aprile 2025, del 29 aprile 2025) con cui il ‘Garante per la privacy’ ha sanzionato alcune agenzie immobiliari. Riflettori puntati, quindi, sin da ora, su un nuovo e preoccupante fenomeno di telemarketing aggressivo emerso nell’ambito delle intermediazioni immobiliari. Migliaia di potenziali venditori e acquirenti, sottoposti ad una sorta di schedatura, venivano contattati, con insistenza, tramite telefonate e messaggi WhatsApp, senza aver espresso un valido consenso a ricevere comunicazioni promozionali, da agenzie immobiliari che utilizzavano elenchi molto dettagliati forniti da una società di servizi. Tale illecito sistema capillare ha indotto il ‘Garante’ a sanzionare con una multa di 100mila euro prima la società fornitrice dei dati (provvedimento del 16 gennaio 2025) e successivamente le prime nove agenzie coinvolte, con multe fino a 40mila euro. Gli elenchi utilizzati costituivano una vera e propria mappatura di massa del territorio ed erano arricchiti con i numeri telefonici (fissi e mobili) e le informazioni catastali ricavate anche attraverso il servizio telematico ‘Sister’ dell’Agenzia delle Entrate. Ogni proprietario residente in una determinata zona di interesse commerciale per le agenzie era sottoposto ad una vera e propria schedatura. Le sanzioni comminate dal ‘Garante’ non saranno le ultime: ci sono altre istruttorie in corso. Il fenomeno, venuto alla luce grazie alle segnalazioni e ai reclami presentati da numerosi cittadini, è esteso e grave. Nei casi più gravi, il ‘Garante’ ha vietato l’ulteriore trattamento dei dati e imposto la cancellazione di quei dati per i quali le agenzie non sono state in grado di dimostrare un consenso valido. Inoltre, per poter continuare a svolgere attività di telemarketing, le agenzie dovranno verificare costantemente, anche mediante controlli a campione, che i dati siano trattati nel rispetto della normativa privacy (acquisizione preventiva di un consenso libero e specifico dei soggetti, oltre che informato, per l’invio di comunicazioni commerciali, nonché, per le utenze destinatarie delle telefonate indesiderate, l’iscrizione delle stesse utenze al ‘Registro pubblico delle opposizioni’) e adottare misure tecniche e organizzative adeguate per facilitare l’esercizio dei diritti dei soggetti, compreso il diritto di opposizione.

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