Condannata l’insegnante, che ha umiliato l’alunno. Ella dovrà anche ripagare il danno provocato
Condanna severa per la maestra che punisce l’allievo indisciplinato esponendolo al pubblico ludibrio in classe. Consequenziale anche l’obbligo per lei di risarcire la madre del giovanissimo studente versandole 5.000 euro. Inequivocabile la ricostruzione – grazie ai racconti di alcuni alunni – dell’episodio verificatosi in classe quando la maestra ha prima richiamato un alunno che durante la lezione di educazione motoria aveva continuato a sputare per terra e verso le altre persone presenti e poi lo ha punito costringendolo a subire a sua volta l’umiliazione di essere bersaglio di sputi da parte di altri suoi compagni di classe. Questa punizione è ritenuta inaccettabile dai giudici, anche perché ha causato all’alunno un forte turbamento. Respinta in modo netto la tesi difensiva proposta dalla maestra, la quale ha sostenuto di avere agito nella convinzione che la sua condotta rientrasse nei limiti dello ius corrigendi e in applicazione del cosiddetto metodo educativo ‘role play’, da lei già utilizzato in altri contesti.