Piena autonomia per l’uomo. Limitata la responsabilità genitoriale della madre
Coniugi separati e su opposte barricate sul tema delle vaccinazioni. Legittimo che l’uomo – pro vax – provveda in piena autonomia a sottoporre la figlia minorenne al vaccino anti Covid. Assolutamente non necessario, secondo i giudici, il consenso della moglie, dichiaratamente no vax. Per i giudici, difatti, la posizione assunta dalla donna pone a rischio la salute della figlia. Logico, quindi, limitarne la responsabilità genitoriale in merito alle vaccinazioni obbligatorie o facoltative, alla eventuale somministrazione del vaccino anti Covid, alla effettuazione dei tamponi. A decidere in autonomia sarà solo il padre, ‘no vax’ pentito, che dovrà anche vigilare sull’uso della mascherina. I giudici non si limitano però ad autorizzare l’uomo ad agire in autonomia, ma ordinano alla donna di non fare ostruzionismo, cioè le ‘consigliano’ di consegnare in tranquillità al padre la ragazzina ogni volta sarà necessaria l’effettuazione dei tamponi o la sottoposizione a vaccinazioni. Allo stesso tempo, alla donna viene anche imposto di non ostacolare l’uso della mascherina da parte della figlia.