Evidente l’abuso compiuto contattando persone presenti nelle liste acquisite da altre società
Nuova ‘censura’ – con annessa multa salta – per il telemarketing selvaggio, subito da persone che non avevano mai autorizzato il trattamento dei propri dati personali a fini di promozione commerciale. A finire nel mirino, questa volta, è stata ‘Sky Italia’, sanzionata dal Garante per la privacy con una multa di 3.200.000 euro e obbligata, d’ora in poi, a non fare riferimento per fini promozionali ai dati presenti nelle liste acquisite da altre società. All’origine del procedimento ci sono state segnalazioni e reclami a raffica da parte di persone che lamentavano la ricezione di telefonate indesiderate, effettuate per promuovere i servizi offerti da ‘Sky’ e operate sia direttamente dall’azienda sia tramite call center di altre società. Irregolare, secondo quanto appurato dal Garante, l’effettuazione di telefonate promozionali senza informativa e senza consenso, utilizzando liste non verificate e acquisite da altre società. Su questo punto, in particolare, il Garante precisa che il consenso a comunicare i propri dati a terzi fornito dagli utenti alla società fornitrice delle liste non autorizzava ‘Sky’ a utilizzare a fini promozionali i nominativi acquisiti. In sostanza, per una corretta attività di telemarketing, ‘Sky’ avrebbe dovuto, all’inizio della telefonata, fornire all’utente una propria informativa, spiegando anche la provenienza dei dati, e, solo dopo aver ottenuto il consenso, procedere con la proposta commerciale.
(Ordinanza del 16 settembre 2021 del Garante per la protezione dei dati personali)