Tardivo il percorso di cambiamento intrapreso dalla madre: figli in adozione

Decisivo lo stato di abbandono subito dai minori. I passi avanti compiuti dalla donna non sono sufficienti per ipotizzare un suo rapido recupero delle capacità genitoriali

Tardivo il percorso di cambiamento intrapreso dalla madre: figli in adozione

Tardiva la correzione di rotta della donna, che si rende conto del proprio errore e, dopo l’ingresso in carcere, intraprendere un percorso di cambiamento. Purtroppo, però, non è possibile concederle ancora tempo, altrimenti si rischia di compromettere la salute psico-fisica dei figli che invece è meglio tutelata, spiegano i giudici, con l’adozione. Evidente, in sostanza, lo stato di abbandono subito dai minori. A questo proposito, i giudici pongono in evidenza l’esito negativo dei molteplici interventi di sostegno a favore del nucleo familiare e il mancato riconoscimento dei propri errori da parte dei genitori, assolutamente non in grado di tentare di rimediare. In ultimo, poi, è decisivo il richiamo alla situazione di serenità e stabilità raggiunta dai minori a seguito dell’inserimento in una ‘casa famiglia’. Per quanto concerne poi i passi avanti compiuti dalla madre dei due minori, i giudici escludono che il percorso di cambiamento da lei intrapreso consenta una prognosi positiva circa il recupero da parte sua delle funzioni genitoriali in tempi compatibili con la necessità di assicurare ai figli un contesto adeguato. (Ordinanza 32662 del 9 novembre 2021 della Cassazione)

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