Netta la posizione assunta dal giudice: l’uomo è il solo genitore in grado di tutelare l’interesse dei minori
Padre ‘pro vax’ e madre ‘no vax’. E i figli nel limbo, in attesa di capire se dovranno o meno sottoporsi alla vaccinazione anti Covid-19. A fare chiarezza deve provvedere il giudice, valutando il prevalente interesse dei minori e stabilendo, di conseguenza, che il padre potrà in piena autonomia, cioè senza il consenso della moglie, dare il via libera alla somministrazione del vaccino ai due figli. Per il magistrato è evidente che è il padre il genitore più in grado di tutelare i minori, anche perché la posizione ‘no vax’ espressa dalla moglie poggia, spiega il magistrato, su concezioni personali, suffragate da teorie diffuse da pochi soggetti che si pongono al di fuori della comunità scientifica ed in contrasto con gli approdi della scienza medica nazionale ed internazionale. Non trascurabili, però, altri due elementi: da un lato, i minori hanno espresso la volontà di sottoporsi al vaccino anti Covid-19, e, dall’altro, il medico di famiglia ha certificato che entrambi i minori godono di un buono stato di salute e non presentano segni di alterazioni patologiche psico-fisiche – in atto o pregresse -tali da sconsigliare la vaccinazione. (Ordinanza dell’11 ottobre del 2021 del Tribunale di Parma)