Plausibile la domanda presentata in Italia da un uomo originario del Bangladesh. Necessario però un approfondimento sulle tensioni religiose in quel Paese
Protezione possibile in Italia per lo straniero extracomunitario scappato dal proprio Paese di origine per il timore di essere perseguitato per motivi religiosi. Decisivi i dettagli forniti dallo straniero, un uomo originario del Bangladesh. Nello specifico, egli ha raccontato di essere stato perseguitato dalla comunità hindu del suo Paese perché, pur essendo musulmano, ha sposato una ragazza di fede hindu. Questo matrimonio, spiega l’uomo, non era accettabile per i correligionari della moglie, i quali sono arrivati addirittura a bruciargli la casa. Ecco spiegata, secondo l’uomo, la decisione di fuggire dal Bangladesh e approdare in Italia, così da evitare ulteriori violenze in patria per mano di alcuni esponenti della comunità hindu. I giudici sottolineano che non ci si può limitare a catalogare i fatti come una mera vicenda privata per poi negare protezione allo straniero. Al contrario, bisogna tenere presente che egli ha chiaramente espresso il timore di essere soggetto in patria ad una persecuzione a sfondo religioso, e per questo è necessario valutare la situazione interna del Paese dello straniero e indagare espressamente l’esistenza di fenomeni di tensione a contenuto religioso.