Madre condannata per il ceffone al figlio

Per i giudici la donna si è resa colpevole di abuso dei mezzi di correzione

Madre condannata per il ceffone al figlio

Dai giudici arriva un nuovo stop ai modelli educativi vecchio stampo, quelli che, qualche decennio fa, ritenevano accettabile, se non addirittura consigliabile, l’utilizzo di qualche scappellotto nei confronti dei figli. In Cassazione, difatti, è stata condannata in via definitiva una madre, finita sotto processo per uno spintone e un ceffone ai danni del figlio. Per i giudici i comportamenti da lei tenuti sono catalogabili come un lampante esempio di abuso dei mezzi di correzione. Nello specifico, la donna è finita sotto accusa perché in un caso ha spinto il figlio, facendogli sbattere il tallone su un mobile e causandogli così un taglio di tre centimetri, e in un altro caso gli ha tirato un forte ceffone, procurandogli due escoriazioni al labbro inferiore. La donna ha provato a difendersi, sostenendo, soprattutto, la non gravità dei fatti, essendo essi assolutamente estemporanei e, a suo dire, non abituali. Questa obiezione però non è stata accolta dai magistrati, i quali hanno invece posto in rilievo il fatto che quelle condotte erano state poste in essere ai danni di un minore già provato dalla separazione dei genitori.

(Cass. civ., sent. n. 37080/2021)  

News più recenti

Mostra di più...