L’occupazione illegittima dell’immobile non basta per il risarcimento del proprietario

Per i giudici è comunque necessario dare prova di avere perduto un possibile concreto profitto

L’occupazione illegittima dell’immobile non basta per il risarcimento del proprietario

Il dato di fatto rappresentato dall’occupazione illegittima di un immobile non è automaticamente sufficiente a legittimare la richiesta di risarcimento avanzata dal proprietario. Secondo i giudici bisogna sì tenere presente che il danno da occupazione sine titulo è chiaramente evidente e può essere agevolmente dimostrato, ma serve comunque almeno la prova della intenzione del proprietario di mettere l’immobile a frutto. Di conseguenza, è onere della parte danneggiata dare dimostrazione di avere subito una lesione effettiva del proprio patrimonio per non avere, ad esempio, potuto locare l’immobile e trarne così un profitto oppure per avere perso l’occasione di venderlo a prezzo conveniente. Tirando le somme, il danno subito dal proprietario discende chiaramente dalla menomazione della facoltà di godimento – anche indiretta – del bene, ma esso, spiegano i giudici, non può essere dato per scontato alla luce della mera occupazione illegittima dell’immobile.

(Cass. civ., sent. n. 27126/2021)

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