Aperto il tombino, danni alla vettura: legittima l’azione risarcitoria contro il Comune

Evidente la colpa dell’ente locale proprietario della strada e responsabile anche delle opere accessorie

Aperto il tombino, danni alla vettura: legittima l’azione risarcitoria contro il Comune

L’apertura improvvisa del tombino sorprende l’automobilista che riporta danni rilevanti alla propria vettura. Nello specifico, l’imprevisto causa lo scoppio dei pneumatici e di conseguenza fa perdere il controllo al conducente, che finisce col veicolo fuori strada. Evidente per i giudici, oltre che per l’automobilista, la responsabilità dell’ente comunale proprietario della strada. In sostanza, non vi sono dubbi che la disavventura vissuta dall’automobilista è stata causata dallo scoperchiamento del tombino. Di conseguenza, è indiscutibile la responsabilità del Comune, il cui obbligo di custodia deve comprendere, spiegano i giudici, anche le opere accessorie della strada in quanto facenti parte del tratto percorribile dai veicoli. Da escludere, poi, l’ipotesi di un seppur minimo addebito alla società che gestisce il servizio idrico. Ciò perché lo spostamento del tombino è stato provocato dal cedimento del sedime stradale. Sacrosanta, quindi, la richiesta di risarcimento avanzata dall’automobilista nei confronti del Comune.

(Cass. civ., ord. n. 28216/2021)

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